Prima della pandemia, tutto quello che non poteva essere spedito in una scatola di cartone veniva confezionato in un imballo in legno fatto su misura. Il contesto è quello del trasporto per l’industria sfruttando contenitori progettati ad hoc, che possono essere casse o gabbie di legno, pallet, selle, per trasferire in treno, via mare, via terra o via aerea oggetti che spaziano dal macchinario industriale alla struttura, dal contenitore cilindrico senza appoggi a terra a piccoli oggetti o materiali pericolosi.
Per ciascuna richiesta, Tecno Imballi realizza l’imballo migliore e lo certifica, sia rispetto alla sostenibilità ambientale sia per la corretta esecuzione e la tenuta ottimale. Fondata nel 1982 a Pandino (Cremona) da Franco Scaravaggi, con la seconda generazione, i figli Manuel e Marzia, già operativi in azienda nelle aree tecnica e amministrativa, Tecno Imballi è cresciuta costantemente con nuove sedi nel Nord Italia, per un totale di 20.600 metri quadri coperti e 25.000 metri quadri scoperti attrezzati con carroponti fino a 40 tonnellate e carrelli elevatori fino a 160 quintali, per movimentazione e sollevamento merci. Conta 55 dipendenti e prevede di chiudere il 2021 con ricavi per 13 milioni di euro. “Il 2020 è stato influenzato negativamente dall’emergenza sanitaria – spiega Marzia Scaravaggi, a.d. di Tecno Imballi – e abbiamo chiuso a -20% rispetto al 2019.
Sono molto ottimista per il futuro, perché abbiamo investito molto in ottica Industry 4.0 digitalizzando alcuni processi e acquistando machine interconnesse – Tuttavia, l’aumento esponenziale delle materie prime, +100% per il legno nel primo semestre 2021, pone nuove sfide”. La dirigente allude al progetto sostenibilità che vede Tecno Imballi impegnata su un orizzonte di 10 anni per abbracciare in toto l’approccio di sostenibilità, sia ambientale sia sociale. “Stiamo studiando materiali alternativi al legno, per ridurne l’impiego, e soluzioni per diminuire l’impatto ambientale, per esempio adottando il fotovoltaico e sostituendo gli automezzi con veicoli green. Vogliamo incidere anche nel sociale, attraverso una maggiore attenzione ai nostri dipendenti e al territorio. Presto comunicheremo il percorso che abbiamo pensato”.